Sulle prime propaggini collinari delle Alte Langhe domina ampie visuali il torrione di Albaretto della Torre, residua testimonianza elevata dello scomparso castello, per lungo tempo appartenuto ad un ramo dei marchesi Del Carretto. Lo storico edificio è attestato primamente, come “castrum Albaretti”, nell’incerto documento del 1142, concernente la divisione ereditaria tra i figli del marchese aleramico Bonifacio del Vasto.
Invece la torre risulta espressamente citata soltanto nel 1340, quando presso di essa il marchese Giacomo Del Carretto fa compilare l’atto delle liberalità concesse ai sindaci della “villa” di Albaretto. Tuttavia la sua edificazione potrebbe risalire al primo quarto del secolo XIII. Impostata con fusto quadrangolare e realizzata in pietra da taglio a vista, la svettante costruzione è coronata alla sommità da un triplice ordine di archetti pensili. Questo elemento, oltre al fregio distintivo, determina pure l’aggetto del terrazzo in cima. La disposizione delle buche pontaie nelle pareti varia in allineamenti di 2 o 3.