La torre detta “panoramica” venne edificata dal conte Paolo Ballada di Saint Robert nel 1880 per ammirare dall’alto le sue amate montagne. Sorge sul sito di una precedente fortificazione di cui però si è persa ogni traccia. Il manufatto circolare attuale ci permette così di immaginare il sito medioevale almeno per quanto riguarda l’avvistamento circostante.
La torre cilindrica è stata costruita in mattoni, con una leggera scarpa alla base; ha un unico marcapiano quasi a metà altezza, con quattro finestre al di sopra del marcapiano e lo sbarco in terrazza. La terrazza è decorata da 12 merli che ne amplificano l’effetto turrito, in conformità col gusto dell’epoca. La scala interna è una chiocciola in muratura, molto agevole. L’ingresso è alla base tramite un bel portone in legno, introdotto da quattro gradini esterni in pietra. Le dimensioni sono: diametro 4 m x un’altezza di 14 m.
Il conte Paolo Ballada è stato un pioniere in diversi campi delle scienze, dalla balistica militare (che fu il suo principale campo di studi) alla botanica, dalla fisica all’astronomia. Inoltre il conte è stato uno dei pionieri delle esplorazioni alpine con numerose vette scalata e un percorso con cima dedicati alla sua memoria. È stato anche uno dei fondatori del CAI, il Club Alpini Italiano.
Tutto questo è raccontato attraverso un percorso museale a lui dedicato costituito da quindici pannelli informativi, percorso che si snoda attraverso il Parco Rimembranza fino alla sommità della torre. All’inizio del percorso una scultura piramidale alta 10 metri evidenzia i simboli delle tematiche scientifiche oggetto di studio del conte.
Un omaggio molto bello è poi posto ai piedi della torre, ormai in cima alla collinetta del Parco della Rimembranza (con gli alberi piantati in ricordo e memoria del sacrificio dei soldati della Prima guerra mondiale): quattro pannelli ricostruiscono il panorama dell’arco alpino visibile da Castagnole, con tutte le vette indicate (oltre ai paesi circostanti): un bellissimo omaggio al Piemonte, ovvero alle terre “ai piedi delle Alpi”.
La vista dalla cima della torre è ovviamente impagabile e siccome l’angolo di Castagnole è spostato rispetto a quello di Neive (così come rispetto a Barbaresco) il paesaggio è pure inedito e piacevolmente diverso. Da qui si coglie tutto il valore e l’unicità di un progetto come quello del sito Unesco per il paesaggio culturale dei vigneti di Langhe-Roero e Monferrato.
Il centro storico di Castagnole è bellissimo, una versione astigiana di quello di Neive a cui ha poco da invidiare. Da non perdere la ricca parrocchiale di San Pietro in Vincoli, autentico gioiello artistico ed architettonico in stile barocco piemontese/ligure del XVIII sec, così come il Municipio (ex Palazzo Alfieri), mentre nella chiesa dei Battuti Bianchi, oggi tirata a lucido, si tengono mostre e conferenze.