La torre che fa bella mostra di sè in cima alla Saracca (la parte più antica del borgo, tutta raccolta sul lato meridionale della collina del paese) è quanto rimane di successive demolizioni. Un primo castello venne distrutto con l’assedio che le truppe astigiane al comando del Vescovo di Milano Ariberto d’Intimiano, posero nel 1028 agli abitanti accusati di eresia. Si trattò della prima persecuzione di eretici avvenuta duecento anni prima dei Catari in Francia. In seguito nel XIII sec. abbiamo notizia di un secondo castello, edificato dai signori di Monforte e passato poi varie volte di mano fino a giungere nei possedimenti dei Del Carretto. Anche questo venne semi-distrutto nel 1703, stavolta dai savoiardi, e pochi anni dopo ne vennero demolite le rovine; in luogo fu costruito sempre dai Del Carretto l’attuale palazzo, oggi detto degli Scarampi, che ne furono gli ultimi proprietari.
A causa di tutto ciò è molto difficile datare la torre che potrebbe avere origine nel ‘200 come essere più antica. Nel tempo ha subito numerose ristrutturazioni di cui la più evidente è la trasformazione in campanile della scomparsa chiesa di Santa Maria, demolita a inizio ‘900. Ha due ordini di aperture ad arco sui quattro lati, più molte finestre minori nel tempo tamponate. La sommità è coperta da una tetto a guglia e da quattro pinnacoli d’angolo, aggiunti probabilmente dopo il XVII sec. La copertura ospita l’orologio pubblico mentre le campane sono nell’ultimo livello di finestre. Sul lato meridionale restano moncherini di mura dell’antica chiesa con un grande arco di ingresso oggi chiuso.
Durante i lavori di restauro è emersa, alla base, una nicchia barocca che fungeva da fonte battesimale. Perduta la funzione religiosa, è tornata ad essere una torre civica, simbolo del paese, soprattutto da quando il comune vi ha aggiunto l’orologio che tuttora ne decora la parte più alta.
Sul sito restano comunque passaggi e accessi più antichi, mura e bastioni di difficile datazione che però conferiscono un notevole fascino al mistero degli eretici di Monforte, tuttora inspiegabile.
Lo spiazzo dell’antico castello è oggi principalmente occupato dal secentesco oratorio di Sant’Agostino e soprattutto dall’Auditorium Horszowski: una splendida arena all’aperto per i concerti di MonforteinJazz e numerose altre iniziative che qui si tengono con piacevole frequenza.
Una seconda torre si trova nella parte bassa, tra la nuova parrocchiale neogotica di Madonna della Neve, il Museo civico “Colonello Martina” e la biblioteca comunale.