La torre di Montaldo è un bell’esempio di fortificazione tardo-medioevale. Edificata dai Roero (signori di molti altri luoghi qui attorno) attorno al 1374, anno in cui presero possesso del feudo, faceva parte di una difesa più complessa della sommità, come si evince dalle tracce di mura sul lato settentrionale. Perfettamente circolare e interamente di mattoni, ha dimensioni imponenti e insolite: alta circa 33 metri e ha un diametro di 8,5, con poche aperture sul lato a mezzogiorno, dove era l’ingresso principale (oggi è presente anche un’apertura alla base ad ovest) e un aspetto solido e arcigno. Poche decorazioni tra cui quelle della finestra principale in cotto e i classici mattoni ferraioli tipici delle architetture astigiane (in genere con disegni a rombo) a decorare i muri ciechi.
È divisa in cinque piani (oggi segnati da cerchi di tenuta perimetrale) e mantiene intatta la successione regolare delle buche pontaie fino alla sommità, oggi chiusa da una terrazza. La parte terminale è stata rimaneggiata forse a seguito di una riduzione dell’altezza della torre, forse per riparare danni causati dal degrado del tempo. Alla base conserva un ambiente ipogeo, accessibile solo da una botola, un tempo adibito a prigione e forse a cisterna.
La torre è tuttora privata, tenuta in ottimo stato ma cintata su tutti i lati. Il sito è accessibile a tutti, bene illuminato e valorizzato, e offre, oltre ad un bel belvedere sui castelli circostanti anche un percorso abbastanza agevole attorno alla proprietà.
C’è poi la sorpresa di un piccolo cimitero campestre oggi abbandonato. Alla base della collina l’antica chiesa di San Giovanni conserva ricordi romanici nella parte absidale(era probabilmente la cappella del castello) mentre la parrocchiale dell’Annunziata è stata riportata alle forme gotiche lombarde di fine ‘300 da un restauro del 1925, quanto mai opportuno.